130915 / Festa
@ Int.4
> dal 15 al 16.09.2013 // Via Martiri della Libertà 26, Serravalle – Vittorio Veneto (TV)
w/ Denso‘s people
[sound from fireworks of S. Augusta]
« addìo 1. Modo di salutare separandosi, bene augurando a chi resta o a chi parte, quasi intendendo ‘ti raccomando a Dio’: a. mamma, fatti coraggio!; rivolto anche ad esseri inanimati: Addio cipressi! addio, dolce mio piano! (Carducci); Addio, monti sorgenti dall’acque… (Manzoni); spesso, impropr., in luogo di ‘arrivederci’: a. a più tardi || locc. Dire a., accomiatarsi; andarsene senza neppure dire a., senza neppure salutare per mancanza di garbo o perché irritati; fig.: dire a. al mondo, farsi religioso; costui vuol dirci a., è prossimo a morire; fam.: …e addio, e nulla più, e basta (rispondigli di no, e a. senza star tanto a pensarci sopra) || Esprime anche il rimpianto per cose che si rompono o per speranze andate in fumo: a. lumiera!; a. sogni dorati!; a. tutte le mie fatiche! 2. s. m. Saluto, commiato: risolse un commosso a. a tutti i presenti; gli addii furono molto tristi | locc. Dare l’ultimo a., rendere l’estremo omaggio a una salma; dare l’a. alle scene, ritirarsi dall’attività teatrale; serata d’a., l’ultima recita di una compagnia teatrale. [dalla loc. a Dio]. » [Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli, 1971 – 1982, Dizionario della lingua italiana, Le Monner – Firenze]