190823 / Diamonds
@ Revoltella Estate 2019
> 23.08.2019 – 21:30 // Terrazza Museo Revoltella, Via Diaz 27 – Trieste (TS)
w/ Alessandro Fiorin Damiani, Goga Mason
[light with body, camera, color, endoscope, felt-tip pen, Pd, plastic.. sound from modular synthesizer, radio and record player]
« […] Men grow cold as girls grow old / and we all lose our charms in the end. / But square-cut or pear-shaped / these rocks don’t lose their shape: / Diamonds are a girl’s best friend! […] » [Marilyn Monroe, 1949]
« ‘Un sentimento’. È questo il termine che al meglio descrive e definisce ‘Denso’, il contenitore di progetti artistici nato nel 1999 da Alessandro Fiorin Damiani e ridefinitosi nel 2011 attraverso l’unione con Goga Mason: un connubio tra immagini (lei) e suono (lui), che convergono in performance sempre diverse ed inaspettate, difficilmente classificabili all’interno di una qualsivoglia categoria artistica. Un show vero e proprio quindi, che nella serata di venerdì 23 agosto con “Diamonds” animerà la terrazza del Museo Revoltella di Trieste, attraverso quaranta minuti di pura improvvisazione visiva e sonora.
È proprio a livello d’improvvisazione che operano infatti gli spettacoli di Goga e Alessandro: animazioni ed oggetti prendono vita, si scompongono e ricompongono, deformandosi e rimodellandosi attraverso l’utilizzo di strumenti quali il microscopio e l’endoscopio, nonché attraverso la creatività e la manualità dell’artista stessa che, tramite una webcam proietta le immagini seguendo e traendo ispirazione dai suoni, dai ritmi e dalle melodie prodotte da Alessandro; non solo musica quindi, ma quello che lui stesso definisce ‘rumorismo’.
Nello spettacolo di venerdì saranno tre nel complesso le proiezioni: la performance principale, che avrà inizio alle ore 21.30, e i due video-animazione che, sincronizzati al suono, verranno proiettati dai due punti luci che, posizionati in alcuni punti strategici della terrazza, rappresenteranno uno spettacolo a sé stante.
Uno spettacolo, questo, che come spiega la stessa Goga, mira ad essere “sentito” dal pubblico: ‘Mi piacerebbe che la gente facesse questo percorso sonoro e di luci con leggerezza – spiega infatti l’artista – vorrei che ci fosse godimento della luce e dei suoni, che rimanga una sensazione. Un sentimento.’ » [Nicole Petrucci, 17.08.2019 – ‘Denso’: luce, suono, improvvisazione e sentimento.]